Relazione – Dragone – Briglie a pettine, la rincorsa alle competenze –
I beni del demanio idrico (giusto l’ artt. 822 cod. civ., rientrano tra i beni del demanio idrico i fiumi e i torrenti, i laghi, le sorgenti, i ghiacciai, i rivi, i fossati e i colatoi, le acque sotterranee, i laghi artificiali, gli acquedotti e i canali appartenenti allo Stato, alle province e ai comuni. Sono, altresì, da considerarsi appartenenti al demanio idrico i porti e gli approdi destinati alla navigazione interna, oltre le pertinenze idrauliche demaniali e le opere idrauliche. Nella dottrina giuridica si rinvengono le definizioni consolidate di ciascun tipo.), vengono, secondo un certo criterio, classificati tra quelli facenti parte del cosiddetto demanio naturale, essendo per la loro struttura e composizione assoggettati alla pubblica destinazione; tuttavia, anche per essi è da rilevare che la loro naturale attitudine a soddisfare interessi pubblici necessita di opere, onde essere adeguatamente...
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